venerdì 28 febbraio 2020

Comenio:

Jan Amos Komenski può essere considerato il primo pedagogista della storia dell’educazione moderna, in quanto introdusse l’impostazione del metodo di insegnamento in campo educativo. Per questo motivo egli può essere legittimamente riconosciuto come il vero padre della pedagogia moderna. Prima di lui, si può parlare soltanto di filosofia dell’educazione a proposito della formazione dei fanciulli, così come questa si era manifestata nella Grecia classica o nell’antica Roma. Alla base delle sue teorie, Comenio ha posto due fondamentali assi portanti:
l’ideale di un sapere universale (pansophia), indispensabile per tutti gli esseri umani: si deve insegnare tutto a tutti. (Non nel senso che tutti devono acquistare conoscenza esatta ed approfondita di tutte le scienze e di tutte le arti, ma nel senso che tutti devono imparare a conoscere il fondamento e la ragione di tutte le cose);
La pratica di un’educazione naturale, per la quale il fanciullo deve essere educato mediante il diretto contatto con le cose, superando l’apprendimento mnemonico e nozionistico: l’arte educativa deve imitare la natura. (Le leggi dell’osservazione sperimentale e dell’induzione scientifica costituiscono il nuovo organo dell’educazione).

Qual è la novità della pedagogia moderna inaugurata da Comenio?
Con la nascita della pedagogia moderna si sperimentano (attraverso il metodo scientifico) nuovi criteri e regole d’insegnamento, che devono sostenere e guidare l’educazione dei fanciulli.
A partire da tale esigenza la cultura potrà essere rivolta a tutti e cesserà di essere una prerogativa solo dei religiosi come avveniva in precedenza.
Quali sono gli spunti ed i motivi che Jan Amos Komenski recepisce e fa propri? 
Negli anni universitari, Comenio si appassionò ad alcuni dei più noti pensatori rinascimentali che lo avvicinarono al naturalismo, come Francesco Bacone, grazie al quale comprese che, come ogni altra creatura naturale, l’uomo deve essere seguito sin dai primi passi. Comenio inoltre si confrontò con gli scritti di Ratke (1571-1635), annunciatore di numerose idee pedagogiche innovative, quali:
  1. l’ obbligatorietà dell’istruzione popolare;
  2. il primato della lingua materna nell’educazione;
  3. la teorizzazione di un nuovo metodo costruito per analogia sull’ordine della natura;
  4. la gradualità del processo di apprendimento.
Comenio accolse con grande entusiasmo tutti questi motivi facendoli propri e sui quali iniziò a riflettere in funzione di un loro ordine sistematico.
Perché Comenio auspica una riforma della scuola?
Durante il suo esilio Comenio esprime la sua grande insofferenza per il carattere caotico e confuso dell’organizzazione scolastica, come pure la mancanza di disciplina, a causa dell’insufficiente formazione dei maestri che ricorrevano a metodi antiquati.
Egli si lamentò pertanto delle seguenti problematiche nell’organizzazione scolastica:

  1. “all’insegnamento non veniva assegnato alcuno scopo”;
  1. “non erano indicati i binari da percorrere per raggiungere infallibilmente lo scopo”;
  1. “si insegnavano le diverse discipline separatamente senza tener conto del legame naturale che le unisce”;
  1. “scienze e arti erano presentate a frammenti, anziché essere insegnate enciclopedicamente”;
  1. “i metodi differivano da scuola a scuola, anzi da professore a professore. Meglio ancora: lo stesso professore, passando dall’una all’altra materia,cambiava metodo”, “quando c’erano più maestri, la confusione non faceva che aumentare, perchè ad ogni ora il procedimento cambiava e le incombenze differivano”;
  1. “non si conosceva il metodo per istruire simultaneamente tutti gli scolari di una stessa classe e ci si affannava a dare un insegnamento individuale ad ogni scolaro in particolare”;

  1. “era in fine permesso agli scolari, col totale assenso dei maestri, di usare, nella scuola e fuori di scuola, libri differenti per le stesse materie”.
  2. Quali sono gli aspetti fondamentali della riforma pedagogica prospettata da Comenio?
    Il progetto pedagogico di comenio pone in particolare risalto alcuni aspetti fondamentali della sua idea di riforma scolastica, quali:
    1. Insegnare tutto a tutti.
    2. Insegnamento fin dalla prima infanzia.
    3. Adattamento dell’l’insegnamento all’alunno.
    4. Formare la personalità dell’alunno.
    5. Strutturare lezioni brevi e cicliche.
    6. Procedere sempre dal semplice al complesso.
    7. Procedere in ogni caso dalle cose generali a quelle particolari.
    8. Procedere in qualunque modo gradualmente.
    9. Impostare un insegnamento di tipo ciclico.
    10. Misurare l’insegnamento adatto all’età del fanciullo.
    11. Fondare l’insegnamento attraverso l’esperienza diretta e per utilità immediata.
    12. Avvalersi di un’arte educativa svolta ad imitazione della natura.

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