sabato 29 febbraio 2020

IL RUOLO DELL’IDENTIFICAZIONE NELLO SVILUPPO DEL BAMBINO SECONDO SIGMUND FREUD

Successivamente alla lettura del brano riportato,il quale è tratto dal saggio ”Psicologia delle masse e analisi dell’io”,è possibile denotare  l’ambivalenza che in termini psicanalitici caratterizza l’immagine che del padre hanno i figli; un’ambivalenza che sospinge in una prima fase nell’identificazione del padre come proprio ideale ed in una seconda,la volontà di allontanamento del padre preceduta dall’intenzione di sostituirsi a quest’ultimo. Cercando di analizzare meglio il processo dell’identificazione, è opportuno ricorrere all’illustrazione del complesso di Edipo, il quale fu utilizzato da Freud per la spiegazione del fenomeno,tramite questo esempio Freud vuol far il comprendere come il padre,viene considerato,colui che vieta il rapporto con la madre al figlio, ponendo quindi un divieto al godimento senza limite. Ponendo,invece,un confronto con il rapporto che va ad instaurarsi con al figura materna ,è facile denotare come il rapporto con la madre si differenzi tramite caratteristiche ben specifiche;tra le quali l’investimento oggettuale ,che il bambino, pone nei confronti della madre,ovvero, la ricerca nella figura materna di un soddisfacimento delle proprie pulsioni. Sono quindi presenti nella figura del bambino due legami psicologicamente differenti, i  quali sussistono per un breve periodo insieme,senza influire l’uno sull’altro per poi incontrarsi e scaturire nella figura del bambino il così detto complesso di Edipo,il quale comporterebbe la nascita di una rivalità con la figura paterna.

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