giovedì 28 settembre 2017

La relazione educativa

L'influenza degli altri

La relazione educativa è il rapporto che si crea all'interno del processo formativo tra docenti e allievi.
La relazione educativa, condivide varie caratteristiche con tutte le altre forme sociali;essa però ,non viene definita una semplice interazione sociale occasionale ,ma bensì un'integrazione sociale stabile,poiché i suoi protagonisti condividono spazi comuni e svolgono insieme un'attività.
In secondo luogo la relazione educativa esercita un'influenza sociale,ovvero comporta degli investiti di aspettative,attese ,richieste che condizionano il nostro comportamento.
La società sia nella relazione sociale sia nella comunicazione sociale ,impone modelli di comportamento ,ai quali i singoli individui devono conformarsi.
Questa influenza nella relazione educativa viene accentuata, poiché agli allievi è richiesto di  approfondire e di modificare il proprio comportamento.
Alcuni sociologi affermano che la scuola è il fondamentale anello di congiunzione tra società e individuo,e che il suo scopo è plasmare "socialmente" i singoli.
Per le scienze umane ,la costituzione dell'individuo richiede relazioni sociali ,per questo motivo diventa importante una soddisfacente relazione educativa ,nella quale l'allievo possa esprimere e realizzare se stesso.
Una relazione sociale si basa sulla comunicazione verbale e non verbale ,può svilupparsi in forme conflittuali o collaborative;inoltre è costituita da componenti esplice e componenti inconsapevoli.



La teoria psicoanalitica si interessa del vissunto interiore dell'allievo. Secondo questa teoria,la classe è un campo di incontro/scontro di forze inconsce:quella degli allievi ma anche del docente. L'allievo opera un transfert nei confronti del docente ,trasferendo su di lui le pulsioni originariamente orientate verso i genitori(amore e odio);il docente ,nel confronto con gli allievi ,è spinto ad analizzare la propria infanzia,il che gli può permettere da un lato di comprendere meglio il vissunto degli allievi a dall'altro di raggiungere o consolidare una maturità emotiva,che è alla base del valore educativo della propria azione .



La psicologia umanistica,della quale Carl Rogers è uno dei maggiori esponenti,intende il ruolo dell'educatore ,nella relazione educativa,come quello di un facilitatore che insegna ad apprendere ,cioè aiuta ad acquistare il metodo necessario per ogni futuro e autonomo apprendimento. In questo metodo non direttivo prevalgono tra atteggiamenti fondamentali:autenticità o congruenza ,la considerazione positiva incondizionata,l'empatia. L'insegnante si pone quindi come collaboratore degli allievi ,assumendo il loro punto di vista e astenendosi da giudizi negativi.



La teoria sistemica 
Nell'approccio sistemico della Scuola di Paolo Alto,in cui il maggior rappresentate è Paul Watzlaeick,l'accento è posto sulle abilità relazionali dell'educatore ;il quale deve tener conto del contesto e creare un equilibrio tra i singoli e la totalità ,sapendo che ogni cambiamento comporta una trasformazione generale :deve perciò tenere sotto controllo l'ansia che si diffonde in occasione dei cambiamenti e individuare le persone chiave con il cui contributo gestire la situazione. In quest'ottica la comunicazione è alla base della relazione educativa.