giovedì 26 marzo 2020

Pensare, comunicare, classificare


 IL PENSIERO: CONCRETO E ASTRATTO
I modi di comunicare sono diversi da cultura a cultura, anche se non esiste un modello rigido all’interno di nessuna di esse. A modi di comunicare diversi corrispondono modi di pensare diversi. Il pensiero si divide in concreto, ossia un pensiero che ha come fondamento l’esperienza, è affatto, ossia un pensiero che elabora generalizzazioni e concetti al di là delle proprietà fisiche. La comunicazione invece si divide in orale, ossia ogni comunicazione che utilizza come mezzi la voce e il linguaggio parlato, e scritta, ossia la comunicazione che usa segni convenzionali come mezzi per fissare e trasmettere il linguaggio. Tutti gli esseri umani sono dotati più o meno delle stesse capacità sensoriali e intellettuali e, se vi sono differenze tra loro, queste di manifestano all’interno di tutte le culture e non tra le culture. Lévi-Strauss osserva nel suo libro le differenze tra il pensiero primitivo è quello moderno. Nel pensiero primitivo gli aspetti speculativi, riflessivi e teoretici sono utilizzati solo per ordinare esperienze concrete. In quello scientifico moderno sono usati anche in contesti astratti.


COMUNICAZIONE ORALE E COMUNICAZIONE SCRITTA

Fino a non molto tempo fa esistevano le cosiddette società a oralità primitiva. Si tratta di società che non conoscevano alcuna forma di scrittura. Oggi queste società non esistono più. Esistono però delle società i cui componenti sanno che cos’è la scrittura ma non la usano o raramente.
La scrittura comparve in Mesopotamia con il popolo dei sumeri ed è conosciuta come scrittura cuneiforme. La scrittura alfabetica risale al XIV secolo a. C. e fu inventata dai fenici.
Gli attuali cantastorie e poeti hanno un modo di recitare simile a quello dei poeti-cantori dell’antichità   e trasmettono i loro testi attraverso metodi orali. Per imparare le storie essi si affidato a tecniche mnemoniche.

 QUESTIONI DI INTELLIGENZA

Tutti gli esseri umani possiedono analoghe potenzialità intellettuali e esse prendono direzioni diverse a seconda del contesto sociale e culturale. Esse si dividono in:
•astrazione: capacità di isolare un aspetto da un complesso di elementi;
•categorizzazione: capacità di raggruppare gli elementi in gruppi;
•induzione: capacità di procedere dallo specifico al generale ;
•deduzione: capacità di passare dal generale allo specifico.


Queste capacità vengono adattate a diverse strategie funzionali, le quali dipendono da fattori sociali, culturali, psicologici, affettivi. Gli individui provenienti da ambiti culturali diversi, si rapportano al mondo sul piano cognitivo diversamente. Questi stili cognitivi oscillano tra due estremi ideali: uno stile cognitivo globale e uno stile cognitivo articolato. Il primo è caratterizzato da una disposizione cognitiva che parte dalla totalità del fenomeno per giungere agli elementi di cui si compone. Lo stile articolato parte dalla considerazione dei singoli elementi per giungere poi alla totalità. Tutti gli esseri umani attualmente tendono a comportarsi a seconda delle situazioni in cui si trovano a esercitare la propria attenzione e ragionamento.

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